Tag
accensione della fiamma, carta olimpica, cerimonia, cerimonia di apertura, comitato olimpico internazionale, crisi, fiamma olimpica, milioni, olimpiadi, programma, torcia olimpica
Sulla scia di pronostici, calendari, problemi e inevitabili polemiche, non solo per il one minute for munich, cresce ovunque la febbre per venerdì 27 luglio 2012 e la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra, diretta dal Premio Oscar Danny Boyle.
Nel corollario di indiscrezioni sulla cerimonia, le poche certezze riguardano il costo di 27 milioni di sterline (circa 33 milioni di euro), la presenza della campagna inglese nello stadio con polli, cavalli, pecore e anche nuvole artificiali, ma soprattutto di James Bond “Al servizio segreto di Sua Maestà”.
Per l’esattezza si parla di Daniel Craig protagonista del corto “The Arrival”, girato nei giorni scorsi da Danny Boyle, per essere trasmesso in TV all’apertura dei giochi, dove Craig nei panni di Bond, si reca a Buckingham Palace per ricevere le istruzioni, per una missione, per lanciarsi poi con il paracadute sullo Stadio Olimpico di Stratford. A rendere la cosa stuzzicante oltre l’accesso alle stanze private della Regina, forse anche il cameo della stessa per fornire le istruzioni a 007.
Cioè, dico io, ma 33 milioni di euro? Ma stiamo scherzando? E poi vengono a parlarmi di crisi! Ma come si può parlare di crisi, quando si spendono questi soldi solo per la cerimonia di apertura, non oso immaginare cosa andranno a costare le olimpiadi in toto, mentre la gente muore di fame! Ma si può?
Secondo un protocollo codificato nella ‘Carta Olimpica’ (insieme di norme che codifica il funzionamento del Comitato Olimpico Internazionale e la celebrazione dei Giochi olimpici), la cerimonia di apertura segue questo programma:
I declare open the Games of … (nome della città ospitante) celebrating the … (numero dell’edizione dei giochi)… Olympiad of the modern era.
Nel caso dei giochi invernali la formula è invece la seguente:
I declare open the … (numero dell’edizione dei giochi invernali) Olympic Winter Games of … (nome della città ospitante);
Il giuramento da parte di un giudice di gara è stato introdotto nel 1972.
e dulcis in fundo…:
Ed è proprio ques’ultimo punto quello che fa lievitare le spese, in quanto ogni Paese ospitante, non può assolutamente sfigurare, per organizzazione artistica-folkloristica, davanti al Paese che ha ospitato i giochi precedentemente, e il prossimo ancora non potrà essere da meno, scatenando così un circolo vizioso che non avrà fine.
Ora, capisco benissimo che siamo nell’era moderna, con tutta la tecnologia possibile e immaginabile, con tutto ciò che questo comporta, ma coi tempi che corrono, era proprio il caso di andare a spendere 33.000.000 (33 milioni) di euro solo per farsi belli, e poi quando tutto finisce e si cominciano a fare i conti con l’oste, si parla di crisi?
A mio modesto avviso, un ritorno all’essenziale sarebbe più che opportuno!
Ai posteri l’ardua sentenza!